Dieci ragazzini in scooter sfrecciano contromano alla conquista di Napoli. Quindicenni dai soprannomi innocui - Maraja, Pesce Moscio, Dentino, Lollipop, Drone -, scarpe firmate, famiglie normali e il nome delle ragazze tatuato sulla pelle. Adolescenti che non hanno domani e nemmeno ci credono. Non temono il carcere né la morte, perché sanno che l'unica possibilità è giocarsi tutto, subito.
Roberto Saviano torna a raccontare i ragazzi dei nostri giorni feroci, nati in una terra di assassini e assassinati, disillusi dalle promesse di un mondo che non concede niente, tantomeno a loro. Forti di fame. Forti di rabbia. Pronti a dare e ricevere baci che lasciano un sapore di sangue.
Non esiste mercato al mondo che renda più di quello della cocaina. Non esiste investimento finanziario al mondo che frutti come investire in cocaina. Nemmeno i rialzi azionari da record sono paragonabili agli interessi" che dà la coca. Se investissi oggi 1000 euro in azioni Apple, dopo un anno me ne tornerebbero circa 1600; ma se investo la stessa cifra in cocaina, dopo un anno me ne tornano 182mila. Da tempo studio queste dinamiche e, più scendo nei gironi imbiancati dalla coca, più mi accorgo che la gente non sa. C'è un fiume impetuoso che scorre sotto le grandi città, un fiume che nasce in Sudamerica, passa dall'Africa e si dirama ovunque. Uomini e donne passeggiano per via del Corso a Roma e per i boulevard parigini, si ritrovano a Times Square e camminano a testa bassa lungo i viali londinesi. Sotto di loro il fiume bianco scorre non visto, scorre inascoltato."
Giocarsi la vita, non avvere timore del carcere e della morte. Fare soldi subito e poi crepare